Il termine Avatar deriva dal sanscrito e significa discesa o incarnazione di un dio.
L’induismo concepisce l’Avatar come un essere divino che scende sulla terra nella forma di una persona, animale o qualsiasi altro tipo di corpo con l’obiettivo di ristabilire la legge divina.
Per altre religioni Avatar è ogni spirito che occupa un corpo terreno, che è una manifestazione divina sulla terra.
Qui Avatar è un essere che deliberatamente sceglie di sperimentare la creazione.
“Uno degli obiettivi nello scrivere i materiali Avatar era quello di creare una metodologia che escludesse qualsiasi indottrinamento o invalidazione delle convinzioni. Ciò richiedeva un approccio il più asettico possibile. L’attenzione doveva essere sul COME opera la coscienza umana, non sul contenuto della coscienza. Qualsiasi discussione sul contenuto implicherebbe un rischio di venir trascinati in un qualche sistema di credenze e di soccombere all’impulso intellettuale di dire “E’ così che stanno le cose. Questo è ciò che significa.” Avatar insegna alle persone un modo efficace per configurare la propria coscienza senza entrare nel merito di con che cosa dovrebbero configurarla. Questo è ciò che intendo con approccio asettico”.
Harry Palmer
“La missione di Avatar nel mondo è quella di catalizzare l’integrazione dei sistemi di credenze. Quando ci renderemo conto che l’unica differenza tra noi sono le nostre convinzioni e che le convinzioni possono essere create e discreate con facilità, il gioco del giusto e sbagliato si esaurirà, si svilupperà un gioco di co-creazione e nascerà la pace nel mondo”.
Harry Palmer
Era il 1992 ed io per la prima volta sentivo parlare di Avatar. In maniera distratta per la verità. Una mia amica me ne aveva accennato ma il corso non era ancora arrivato in Italia. Quindi da non considerare. Poi un giorno la stessa amica mi comunica non solo che Avatar è arrivato in Italia, ma che un suo amico di vecchia data, dopo il corso, era profondamente cambiato. Curiosità. Cosa sarà mai questo corso che riesce a trasformare le persone in un tempo così breve, in soli 9 giorni?
Qualche informazione in più e alla fine dell’anno mi ero iscritta al corso Avatar di Capodanno.
Era un periodo di cambiamento per me. Dopo parecchi anni di lavoro in alcune aziende avevo lasciato il mio impegno professionale che non mi soddisfaceva più. Tutto ciò a cui avevo dato importanza negli anni come espressione di indipendenza personale ed economica non mi bastava più. Un senso di profonda mancanza, di un disagio interiore si erano fatti strada in me e avevano bisogno di essere presi in considerazione e guariti.
Quindi nuova vita, e cosa potevo fare di meglio se non un lavoro su me stessa in un momento così?
Ed eccomi allora con i Materiali Avatar tra le mani a studiare me, la mia coscienza dal punto di vista delle convinzioni. Wow, che strana prospettiva! Nessuna narrazione, nessun pensiero analitico, nessun perché. Solo convinzioni! Perché le convinzioni che intratteniamo sono davvero i filtri più potenti attraverso i quali percepiamo la realtà e attraiamo gli eventi che diciamo essere la nostra vita.
Ed è stato fantastico! La mia mente era appagata ed ora collaborava con il cuore per creare il meglio nella mia vita. Riconoscersi il creatore della propria realtà non solo intellettualmente, ma facendone esperienza è stato un dono di cui essere profondamente grata.
Da lì a decidere di trasmettere Avatar il passo è stato breve.
Avatar offre una prospettiva su se stessi così ampia, inusuale e nuova attraverso la scoperta dei propri sistemi di credenze da far comprendere con stupore quanto questi siano i più potenti filtri attraverso cui sperimentiamo la nostra realtà.
Intrattenere una convinzione infatti è come indossare un paio di occhiali dalle lenti colorate: queste filtrano da tutto ciò che è il colore di cui sono colorate. Cambiando il colore-filtro cambia anche la esperienza di ciò che è.
Con Avatar è possibile cambiare il colore delle lenti deliberatamente, ma potresti allo stesso modo voler vedere il mondo per tutto ciò che è: senza alcun filtro.
Perché attraverso questi straordinari strumenti è possibile liberarsi da quelle vecchie limitazioni che non ci consentono di essere felici; possiamo raggiungere facilmente gli obiettivi desiderati; dirigere la nostra vita in modo più consapevole; esplorare parti di noi sconosciute, più espanse e sagge e piene di pace; partecipare in maniera più distaccata ai dolori e alle lotte del mondo vedendoli per ciò che realmente sono; scoprire che l’illuminazione è uno stato di coscienza non riservato a pochi.
Perché Avatar è diverso? Piuttosto che offrire una nuova serie di convinzioni su cui basare la propria vita, Avatar ci risveglia alla nostra naturale capacità di creare e discreare le convinzioni. Con questa abilità si può ristrutturare la propria vita secondo un modello autodeterminato.
Ma funzionerà per me? Questa è la domanda più frequente e immediata di molti. La miglior risposta a questa domanda la offre Harry Palmer con un’altra domanda: ”“Quanto onesto con te stesso sei disposto a diventare?” Quanto vulnerabili vi permetterete di diventare?” La ragione per cui si chiede questo è che le vere cause della vostra infelicità, qualunque esse possano essere, e le cause dei vostri fallimenti, qualunque esse possano essere, sono sepolte sotto strati della vostra stessa resistenza. Mentre un Avatar Master vi può guidare, può creare uno spazio sicuro e compassionevole, alla fine è la vostra disponibilità ad essere vulnerabili che dissolve gli strati di resistenza. Allora le vere cause della vostra infelicità si rivelano e potete fare funzionare per voi gli strumenti Avatar.”
La sua struttura è modulare. Con RiEmergere si comincia a districarsi dal groviglio delle vecchie creazioni per risalire alla consapevolezza. RiEmergere è un nuovo approccio a domande molto antiche: Chi sono? Perché sono qui? Dove sto andando? Grazie a RiEmergere puoi trovare le risposte a queste domande esplorando la struttura sottostante la tua coscienza – le convinzioni.
RiEmergere apre una nuova prospettiva sulla tua vita, su come funziona o su perché non funziona. Quanto in là vorrai spingerti dipende da te, ma potresti voler apportare qualche cambiamento. Avatar ti aiuterà.
Con gli Esercizi e le Procedure ci si addentra nei propri sistemi di credenze per imparare a creare la realtà preferita e cambiare quelle convinzioni nascoste che sono di ostacolo ad operare come essere origine. Trasformi la parte di te che era il tuo peggior nemico in un amico che ti guida. Impari a sperimentare la realtà senza giudizio, separazione o distorsione. Quando sei in grado di gestire qualunque aspetto problematico della tua esistenza dal punto di vista del creatore hai raggiunto lo stato di esistenza chiamato Avatar.
Esplorare se stessi attraverso il mondo delle proprie convinzioni può essere un percorso davvero sorprendente.
“Le convinzioni non sono soltanto una questione di ciò che è vero.
Normalmente le persone discutono a favore o contro le convinzioni relative a ciò che è vero.
Praticano qualcosa perché credono che sia vero. Qualcuno dice: “Questo è il modo di vivere” e siccome è convincente, o è una figura di riferimento carismatica, o ha un certo potere su di te, tu credi alle sue direttive. Non sto dicendo che questa sia necessariamente una cosa negativa, ma è la grande differenza tra Avatar e la maggior parte delle altre pratiche. Avatar non ti dirà cosa credere.
Quello che farà è rivelarti ciò che già credi e perché.
Avatar ti mostrerà come fare il collegamento tra ciò che credi e ciò che stai sperimentando nella vita, e ti insegnerà come dissolvere una convinzione che sta creando un’esperienza che non preferisci.
L’attenzione è rivolta all’esplorare la coscienza e al cambiare soltanto le cose della vita che vuoi cambiare.”
Harry Palmer
“Seguire il percorso di un altro porta a chi sono loro, non a chi sei tu. Devi fare questo viaggio da solo.”
Harry Palmer
Se ben equipaggiati, il viaggio diventa piacevole, istruttivo e ispirante. La voglia e la curiosità di esplorare aumentano progressivamente.
Avatar è un buon equipaggiamento.
I suoi strumenti sono progettati per permetterci di ristrutturare deliberatamente le convinzioni che formano il modello della nostra vita.
Le nostre convinzioni influenzano la nostra esistenza. Determinano ciò che percepiamo e come lo percepiamo; influenzano i nostri pensieri, le nostre aspettative e le nostre azioni. Formano la nostra personalità. Influiscono persino sull’esito delle nostre azioni e sul modo in cui gli altri ci percepiscono e ci rispondono.
Avatar ci aiuta ad esplorare “dietro le quinte” della nostra esistenza e scoprire le convinzioni non controllate e inconsce che fanno sì che la nostra vita sia così come è.
Avatar parla alla mente per arrivare al cuore. E questa è una grazia.
Le procedure e gli esercizi insegnano e mettono in condizione di disciplinare la mente.
E quando la mente tace si crea quel meraviglioso allineamento tra mente e cuore che produce risultati insperati prima.
“Così, di là del successo materiale e della felicità, nei momenti di qui-ed-ora liberi dalla mente appaiono nuove priorità. Che cosa è veramente importante? Quali mie azioni hanno peso e quali azioni sono insignificanti? Perché mi preoccupo così tanto di cose temporanee?
Queste sono domande che si trovano lungo il sentiero dell’onestà personale. Esse non si limitano a suscitare risposte, creano momenti improvvisi di comprensioni intuitive – epifanie. Certe qualità iniziano ad evolversi nella vostra vita: serenità, compassione e considerazione per gli altri”.
Harry Palmer
“Le persone che dicono di non avere il tempo di lavorare su se stesse semplicemente non capiscono quanto sia facile”.
Harry Palmer
Il corso Avatar. Nove giorni dedicati al risveglio spirituale delle persone. Nove giorni interamente rivolti a se stessi, alle proprie scoperte. Un regalo per sé.
Le persone vengono prese per mano e accompagnate all’uso dei materiali Avatar affinché imparino a sperimentare autonomamente, mentre si risveglia in loro un senso di responsabilità personale e le tecniche vengono integrate. Allora comincia l’esplorazione, il vero viaggio di scoperta attraverso il mondo delle proprie convinzioni. Un approccio innovativo allo studio della coscienza che solo Avatar sa dare.
L’esperienza è meravigliosa. Le persone, ridono, piangono, si emozionano, si commuovono, ma soprattutto si meravigliano quando scoprono di aver dormito così a lungo e di poter recuperare la propria origine.
Sono passate attraverso una nuova esperienza di sé (lezioni di vita) piuttosto che accettare le opinioni di qualcuno (lezioni di parole). E questo le ha risvegliate.
Ed è solo l’inizio. Il viaggio prosegue ma ora hanno gli strumenti per rendere questo cammino sicuro e affascinante.
Una delle cose che ho sempre apprezzato in Avatar è il profondo rispetto per l’essere umano. Un sentimento che pur alla base di questa metodologia – non ti dico a cosa devi credere ma lascio che tu scopra ciò in cui credi – si amplifica man mano che il lavoro procede. Lavorando in coppia o in gruppo, accompagnate dalla presenza di un Avatar Master compassionevole ed attento, le persone sperimentano che al di là dei pesanti giochi della vita si estende un mare di consapevolezza infinita che li unisce in un profondo senso di compassione reciproca e di apprezzamento.
Non ci sono discepoli. Non ci sono maestri. Solo compagni di viaggio che condividono uno stesso obiettivo: creare un nuovo mondo di comprensione e di cooperazione.
“Quando la nostra vera natura – indefinita e sempre presente – sarà realizzata, ognuno riconoscerà che non vi è alcun guadagno di cui non siamo tutti partecipi e nessuna perdita per la quale non condividiamo tutti il sacrificio”.
Harry Palmer
“Ho già abbastanza problemi, perché dovrei preoccuparmi del sentiero spirituale?
Mettendo da parte tutte le ragioni spirituali, la risposta pratica è che più ti avvicini allo stato di Essere Origine più controllo hai sulla tua vita”
dove “Essere Origine è una consapevolezza indefinibile che crea deliberatamente”.
Così Harry Palmer, Autore dei materiali Avatar, nel suo libro Il Sentiero di Avatar: il Percorso fatto.
Il punto di arrivo è quindi quello di avere più controllo sulla propria vita.
Ma come posso ottenerlo? E come posso avvicinarmi allo stato di Essere Origine?
Volendolo e nel volerlo cominciare a lavorare su te stesso. Già la parola lavorare induce a pensare a qualcosa di faticoso, magari anche noioso e probabilmente poco remunerativo. Ma soprattutto implica il fatto che bisogna attivarsi per fare qualcosa. Qualcosa che produca un cambiamento, che dia risposte esaurienti al disagio che ci fa prendere in considerazione un percorso di crescita personale.
E su questo c’è molto spesso a mio pare un grande misunderstanding.
Oggi l’offerta è estremamente variegata: corsi, libri, coaching, channeling, percorsi psicologici, filosofici, ecc. E a questi le persone si rivolgono spesso con l’atteggiamento che si ha nei confronti della “pillola magica”, quella che da sola ti fa passare tutto. Non è così.
Un percorso di crescita personale significa prima di tutto andare nella direzione di una conoscenza di sé che si raggiunge con pazienza e dedizione, con volontà e determinazione con un “lavoro” appunto che man mano che si procede diventa piacevole e arricchente. Lasciare andare i vecchi fardelli, aprirsi a nuove e infinite possibilità non è qualcosa che accade o che altri fanno accadere per te, ma è frutto di un impegno che una persona prende prima di tutto con se stessa.
Deve cambiare l’atteggiamento da passivo ad attivo, da “Dimmi cosa vuoi che faccia, a cosa devo credere” a “Scelgo di essere protagonista del mio cambiamento”. Ne discende un riappropriarsi della propria volontà, di quel libero arbitrio a cui spesso rinunciamo in nome di una obbedienza ad una fonte esterna, di un ascolto di noi e di una obbedienza al nostro sentire.
È necessario aprirsi ad un nuovo concetto di responsabilità personale a cui si è così a lungo abdicato a causa di una cattiva interpretazione del suo significato legato principalmente al tema della colpa. Responsabilità invece nella più ampia accezione di ritrovare il proprio potere di origine creativa, che agisce deliberatamente in armonia con la propria determinazione interiore.
Ogni volta che tengo un corso Avatar e vedo le persone riaprirsi al loro potenziale ammiro in loro prima di tutto la voglia di mettersi in gioco e di rendersi disponibili, man mano che il lavoro procede, ad esplorare se stesse e accettare con crescente fiducia le infinite possibilità che la vita offre.
Grazie a questa disponibilità il percorso diventa piacevole, crescono l’interesse della scoperta e il desiderio di proseguire nella esplorazione di questo tesoro infinito che scopriamo di essere.
Ecco perché il mio invito è sempre quello di non fermarsi davanti a vetrine luccicanti che promettono rapide soluzioni, ma di imboccare il sentiero della responsabilità personale sapendo che questo richiederà impegno, ma che vi saranno soddisfazioni più che proporzionali.
Ed è su queste basi che potremo incontrarci.
“L’umanità evolverà in una Civiltà Planetaria Illuminata. È possibile, è quella la direzione in cui stiamo andando. Abbiamo superato il punto di non ritorno. Non la realizzeremo nel domani che arriverà il prossimo mese, né nel domani che arriverà il prossimo anno, neppure forse in nessuno dei domani della nostra vita, ma ci sarà un domani in cui ci arriveremo. “
Harry Palmer
Ogni tanto, in particolare durante le presentazioni, mi viene chiesto come sono cambiata, quali sono gli ambiti in cui Avatar ha apportato delle modifiche in me. E questo, lo confesso, mi obbliga a riflettere perché faccio fatica a ricordare com’ero. Sono passati tanti anni da quella prima volta in cui ho usato gli strumenti Avatar che mi hanno accompagnato e continuano ad accompagnarmi nel mio percorso di vita.
Per prima cosa rispondo che Avatar non ha apportato nessun cambiamento, ma sono stata io che utilizzando questi meravigliosi strumenti ho potuto apportare cambiamenti. E lo trovo estremamente liberatorio: non devo delegare nessuno, ma sono io al timone della mia nave. E questo è certamente un cambiamento sostanziale.
La cosa che più riconosco in me oggi è questa capacità di assumermi in toto le mie responsabilità per tutto quanto mi succede. Ho smesso di incolpare gli altri per come mi fanno sentire, ma posso ricondurre tutto a me stessa e da questo punto posso intervenire a cambiare come mi sento e quindi a cambiare la mia esperienza di quanto mi succede. Non sono più in lotta con il mondo di cui non mi sento più vittima perché so, ancora una volta, che il lavoro che faccio su di me, oltre a cambiare me, contribuisce al cambiamento di una coscienza più vasta. E lo so perché ne ho fatto esperienza: realizzare che siamo davvero parte di una stessa coscienza è stato un momento di cui essere reverente.
Quante volte mi è capitato e mi capita che sospendendo il mio giudizio su una persona quella persona cambia nei miei confronti. Riconoscere che anche il mio vissuto di quella persona è una mia creazione e che come tale è possibile modificarlo mi commuove ogni volta.
Sono cambiate le mie priorità: il successo personale, ottenuto magari ubbidendo alle regole dettate dalla competitività, è stato sostituito dal sapere di essere a servizio con responsabilità e compassione per contribuire a realizzare qualcosa di più grande.
Ecco alla fine se devo dire in che cosa è cambiata la mia vita è questo: sapere che non c’è ambito della mia vita in cui io non possa intervenire, perché sono io l’origine e posso lavorare sulla mia coscienza, quindi dall’interno, per cambiare la realtà esterna. È tutto così semplice e a portata di mano. È aumentata la fiducia. E questo è Vivere Deliberatamente.
“L’onestà nei propri confronti ci apre alla compassione nei confronti degli altri”.
Harry Palmer
Esercizio per la compassione
Aumentare il livello di compassione nel mondo
Istruzioni: Puoi svolgere questo esercizio ovunque vi sia un raggruppamento di persone (aeroporti, centri commerciali, parchi, spiagge, ecc.). Svolgilo nei confronti di estranei in modo non invasivo, da una certa distanza. Cerca di portare a termine tutti i cinque passi sulla stessa persona. Il risultato atteso è una sensazione interiore di pace.
Passo 1: Con l’attenzione sulla persona ripeti a te stesso: Proprio come me, questa persona sta cercando un po’ di felicità nella sua vita.
Passo 2: Con l’attenzione sulla persona ripeti a te stesso: Proprio come me, questa persona sta cercando di evitare la sofferenza nella sua vita.
Passo 3: Con l’attenzione sulla persona ripeti a te stesso: Proprio come me, questa persona ha conosciuto la tristezza, la solitudine e la disperazione.
Passo 4: Con l’attenzione sulla persona ripeti a te stesso: Proprio come me, questa persona sta cercando di soddisfare le sue necessità.
Passo 5: Con l’attenzione sulla persona ripeti a te stesso: Proprio come me questa persona sta imparando cosa vuol dire vivere.
Alternative:
Può essere svolto nell’ambito della coppia e tra i membri della famiglia per aumentare la comprensione reciproca.
Può essere svolto nei confronti di vecchi nemici o avversari ancora presenti nella memoria.
Può essere svolto su altre forme di vita.
Tratto da RiEmergere:Tecniche per esplorare la coscienza di Harry Palmer.
Harry Palmer, autore dei materiali Avatar® è stato un educatore per tutta la vita. Nel 1976 lasciò la sua posizione di insegnante per iniziare quello che sarebbe stato un decennio di studio e di investigazione sul meccanismo di funzionamento della coscienza. La sua passione per aiutare le persone a capire come migliorare la propria vita lo ha portato alla creazione dei materiali Avatar nel 1987. Ha detto: “Non credo che ci sia qualcosa di sbagliato nel mondo o nelle persone del mondo, se non che stanno ancora evolvendo. Le cose sono quelle che sono e se non ti piacciono o cambi idea o migliora le cose.”
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