Un prodigioso incontro: Tartaria
Trenta anni fa “Tartaria” era per me solo un nome misterioso che rimandava a racconti come Il Deserto Dei Tartari di Dino Buzzati… e a quel soldato, Giovanni Drogo, spedito su un forte ai confini del nulla col suo piccolo plotone. Una specie di Aspettando Godot all’italiana in forma di romanzo, con un tenente che finisce per innamorarsi della sua solitudine e dell’attesa. Un nemico mitico solo immaginato e mai visto e poi la graduale perdita di interesse per il ritorno alla vita civile, fino alla malattia e alla morte “in trincea”….. Splendido!
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