In questo articolo desidero esplorare l’interazione tra etere e acqua, analizzandone la rilevanza da prospettive storiche, moderne e spirituali. Dalle antiche concezioni filosofiche ai progressi scientifici, così come il loro legame intrinseco con le credenze spirituali, ci immergiamo nel regno di etere e acqua, svelandone la natura sfuggente.
Prima di tutto credo sia doveroso dare una breve panoramica dei concetti di etere e acqua.
L’etere si riferisce ad un elemento immateriale, invisibile ed elusivo che è stato concepito in modi diversi nel corso della storia. L’etere, come concetto, ha svolto un ruolo significativo nella storia umana in vari contesti. Nella filosofia e nella scienza dell’antichità, l’etere veniva considerato l’elemento o sostanza che permeava tutto lo spazio e costituiva l’essenza stessa dell’universo. Alcune culture e filosofie antiche credevano che l’etere fosse l’origine e il fondamento di tutte le cose e che fosse la base per la formazione di ogni materia. Questo concetto ha avuto una forte influenza sulla comprensione del mondo fisico e spirituale. Nel corso della storia, l’etere ha anche avuto un impatto sulle scienze naturali e sulla ricerca scientifica. Nell’ambito della fisica, l’etere è stato un concetto ampiamente dibattuto nei secoli passati per spiegare i fenomeni dell’elettromagnetismo e della luce. Tuttavia, con lo sviluppo delle teorie scientifiche moderne, come la relatività generale, il concetto di etere è stato progressivamente abbandonato o reinterpretato.
L’etere è un concetto che ha diverse interpretazioni, sia scientifiche che spirituali. Dal punto di vista spirituale, l’etere è spesso associato a un’energia sottile o a un regno spirituale superiore.
Ecco alcune indicazioni sul concetto di etere dal punto di vista spirituale:
1) Quintessenza. Nelle tradizioni antiche, l’etere è stato spesso considerato come uno dei cinque elementi fondamentali dell’universo, insieme alla terra, all’acqua, all’aria e al fuoco. Era considerato l’elemento superiore o la quintessenza, che permea e sostiene gli altri elementi. Questo concetto era associato a un’energia vitale o spirituale che collega e pervade tutto ciò che esiste;
2) Connessione spirituale. L’etere può essere considerato come il tessuto sottile di connessione che collega tutte le forme di vita e l’universo stesso. Alcune tradizioni spirituali sostengono che l’etere sia l’essenza sottile da cui tutto si origina e a cui tutto ritorna. È visto come il substrato energetico su cui si basa la realtà fisica e spirituale;
3) Regno spirituale superiore. Secondo alcune filosofie spirituali, l’etere può rappresentare un regno o uno stato di coscienza superiore. È associato alla dimensione spirituale pura, dove si crede che risiedano le forze divine, gli esseri celesti o le esperienze spirituali elevate. Può essere considerato come un livello di esistenza che va oltre la realtà materiale;
4) Guarigione energetica. In alcune pratiche olistiche o di guarigione energetica, l’etere può essere considerato come una forza sottile che si manifesta nell’aura umana o nell’energia vitale. Lavorare con l’etere può implicare l’armonizzazione e il bilanciamento delle energie sottili per promuovere la guarigione e l’equilibrio;
5) Consapevolezza interiore. Alcuni insegnamenti spirituali suggeriscono che l’etere possa essere esperito o compreso solo tramite la consapevolezza interiore o la meditazione profonda. Attraverso la pratica spirituale, si può sviluppare una connessione più profonda e sottile con l’etere e sperimentarne i potenziali benefici per la crescita spirituale.
È importante sottolineare che il concetto di etere può variare in base alle diverse tradizioni spirituali e filosofiche. Ognuna potrebbe averne un’interpretazione leggermente diversa. Pertanto, se sei interessato al tema dell’etere, potrebbe essere utile approfondire le tradizioni specifiche o le scuole di pensiero che ti interessano di più.
Inoltre nel contesto spirituale, l’idea che tutto si crei nell’etere o in un regno sottile prima di manifestarsi a livello materiale, è spesso associata a concetti come l’intenzione creativa, la visualizzazione o la legge dell’attrazione. Tuttavia, è importante notare che queste sono prospettive e credenze che possono variare tra le diverse tradizioni spirituali e filosofiche.
Dal punto di vista scientifico, la questione di come nasce la realtà materiale è oggetto di dibattito e studio. Teorie come il Big Bang, l’evoluzione e la fisica quantistica, offrono spiegazioni sulla formazione dell’universo e sulla manifestazione della materia. Queste teorie descrivono il processo attraverso il quale le particelle subatomiche si combinano per formare atomi, molecole e oggetti materiali.
Mentre le teorie scientifiche spiegano le modalità in cui la materia si forma e si organizza, l’idea che tutto si crei in un regno sottile o etereo prima di manifestarsi a livello materiale, è generalmente considerata come una prospettiva filosofica o spirituale. Questa convinzione riflette una visione più ampia dell’esistenza, che considera la materia come parte di un’energia sottostante o di una consapevolezza universale.
È importante sottolineare che la dimostrazione scientifica di queste idee può essere complessa, perché coinvolge elementi che non sono sempre facilmente osservabili o misurabili. Tuttavia, molte persone trovano valore e significato personale nell’esplorare queste prospettive spirituali e nel trovare connessioni tra il mondo materiale e quello sottile o energetico.
L’acqua, d’altra parte, è una sostanza tangibile essenziale per ogni creatura vivente, con proprietà molteplici e significati simbolici. L’acqua ha svolto un ruolo fondamentale nella storia dell’umanità in molti modi, influenzando non solo il nostro sviluppo fisico, ma anche aspetti culturali e spirituali. Storicamente, l’acqua è stata essenziale per la sopravvivenza umana. I fiumi e i laghi hanno fornito fonti di acqua potabile e hanno facilitato la coltivazione di terreni fertili. Le civiltà antiche della Valle dell’Indo e quella egizia e della Mesopotamia, si sono sviluppate lungo fiumi come il Nilo e l’Eufrate, che hanno fornito risorse idriche vitali per irrigazione e agricoltura. Inoltre, l’acqua ha avuto un ruolo fondamentale nel commercio marittimo. Le rotte dei mari e degli oceani sono state utilizzate per il trasporto di merci e la connessione tra diverse culture e popoli. Le grandi civiltà marittime, come quelle dei Fenici e dei Vichinghi, hanno costruito imperi commerciali grazie alla navigazione e all’utilizzo delle risorse marine.
Nel contesto moderno, l’acqua ha numerosi utilizzi pratici. È una risorsa fondamentale per l’agricoltura, l’industria e la produzione di energia. Viene utilizzata per l’irrigazione dei campi, la produzione di energia idroelettrica e il raffreddamento delle centrali elettriche. L’acqua svolge anche un ruolo cruciale nell’igiene personale, nell’industria alimentare e nella sanità pubblica. In molti paesi sviluppati, l’approvvigionamento idrico è facilmente accessibile, mentre in alcune regioni del mondo persistono ancora problemi di scarsità idrica e accesso limitato all’acqua potabile.
L’acqua è stata utilizzata per riti di purificazione in molte culture e tradizioni spirituali in tutto il mondo. La pratica di utilizzare l’acqua per purificare o simboleggiare una purificazione ha radici antiche e varie applicazioni.
Ecco alcuni esempi noti di utilizzi dell’acqua per riti di purificazione:
1) Battesimo. Nel cristianesimo, l’acqua viene utilizzata nel sacramento del battesimo per simboleggiare la purificazione spirituale e la rinascita nell’adesione alla fede cristiana;
2) Lavaggi rituali. In molte tradizioni religiose, viene eseguito il lavaggio rituale delle mani, dei piedi o di tutto il corpo per purificarsi prima di entrare in un luogo sacro o prima di svolgere cerimonie sacre. Ad esempio, il wudu nell’Islam, la pratica dell’abluzione rituale, è eseguito prima della preghiera;
3) Cerimonie di benedizione. L’acqua può essere benedetta, spesso da un sacerdote o una guida spirituale, e utilizzata per spruzzare o versare sulle persone o sugli oggetti per conferire una benedizione e rimuovere le impurità;
4) Riti di guarigione. In alcune pratiche spirituali e alternative, l’acqua può essere utilizzata come strumento di guarigione. Può essere benedetta, carica di intenzioni positive e usata per bere, bagnarsi o fare dei bagni per migliorare lo stato di salute e benessere;
5) Cerimonie di pulizia energetica. L’acqua può essere utilizzata per purificare l’energia di uno spazio o di un oggetto. Spruzzare acqua o utilizzare una soluzione di acqua e sale può essere parte di un rituale che mira a rimuovere energie negative o indesiderate.
È importante notare che l’utilizzo dell’acqua per scopi rituali e di purificazione ha spesso una valenza simbolica e spirituale, e il significato specifico può variare da cultura a cultura o da tradizione a tradizione. Le credenze e le pratiche associate all’utilizzo dell’acqua nei riti di purificazione possono differire notevolmente a seconda del contesto culturale e religioso.
A questo punto farei riferimento alle mie esperienze personali con l’etere. Ho avuto la fortuna o direi che ho scelto di nascere in una famiglia particolare, dove mio nonno materno ha sviluppato uno strumento in grado di diagnosticare e poi trattare le persone anche a distanza attraverso la radionica, parlo di George Delawarr.
Dicono di lui:
George Delawarr (1904-1969) è stato un ingegnere britannico e uno dei pionieri nella ricerca sulla radionica, una disciplina che esplora la relazione tra energia, campo vitale e salute umana. La radionica si basa sulla teoria che ogni organismo emetta un campo energetico unico e che questo campo possa essere influenzato per promuovere il benessere.
Delawarr si interessò alla radionica dopo aver sperimentato miglioramenti di salute attraverso l’utilizzo di dispositivi radiestesici (strumenti utilizzati per misurare e rilevare energia sottile). Nel corso degli anni, sviluppò una serie di apparecchiature radioniche basate su principi elettromagnetici ed energetici, tra cui il cosiddetto “Delawarr Radionic Camera”.
Questa macchina era progettata per catturare “immagini” dell’aura umana o dei campi energetici sottili e utilizzarle nell’analisi e nel trattamento delle malattie.
Secondo Delawarr, questi dispositivi potevano essere utilizzati per diagnosticare e curare una vasta gamma di malattie e squilibri energetici, agendo sul campo vitale dell’individuo.
L’eredità di George Delawarr nella radionica è significativa, poiché ha contribuito a promuovere l’uso di strumenti e metodi radionici nella ricerca sul campo energetico umano. Oggi, la radionica è ancora oggetto di studi e dibattiti nella comunità di medicina complementare. La macchina fotografica radionica di Delawarr, utilizzava un complesso sistema di elettrodi, bobine, cristalli e circuiti elettronici, per acquisire e registrare queste ‘presunte’ immagini energetiche su pellicola fotografica. Queste immagini poi venivano utilizzate per l’analisi e il trattamento delle condizioni di salute dell’individuo.
Da piccola mi ricordo benissimo la sua officina dove produceva “la scatola nera” che ha suscitato scalpore e tanta paura da parte degli scienziati del momento e forse tutt’oggi è ancora così…lui era di sicuro molto avanti per quel periodo storico (anni ’50), perché la macchina fotografica che sviluppò, “la scatola nera”, dimostrava che l’etere si può catturare e programmare.
Mi spiego meglio: la sua macchina fotografica aveva la lente puntata su un oggetto, ad esempio tintura madre di arnica in una bottiglia di vetro, ma lui ‘programmava’ la “scatola nera” sulla vibrazione del fiore e sulla pellicola fotografica usciva il fiore e non la bottiglia!
Mi ritengo molto fortunata di aver avuto un input molto diverso dalla maggior parte delle persone, in quanto dal punto di vista di apertura mentale, mi incuriosisce tutto ciò che è intangibile ed ha fatto di me una ricercatrice spirituale a 360°. Purtroppo ho vissuto poco con il nonno perché è mancato 4 mesi dopo il nostro trasferimento da Capri ad Oxford. Una volta mi disse: “Piccola, ricordati che il corpo umano è stato creato per essere rigenerato all’Infinito, e vogliono che noi crediamo invece che invecchia e moriamo…fai sì di vedere il mondo con altri occhi! “.
Vi racconto un’altra esperienza personale di quando vivevo a Pavia. Era da qualche giorno che avevo una strana sensazione nel basso ventre, ma siccome sapevo che tutto ciò che mi arrivava, poi passava, detti poco peso a quella sensazione. Un giorno andando in posta, iniziai ad accusare dei dolori lancinanti nel basso ventre, stavo talmente male che la signora alla cassa, vedendo che stavo sbiancando sempre di più, mi fece passare avanti. Al mio rientro a casa, la ragazza che mi aiutava, mi chiese se avessi ricevuto qualche pugno perché ero letteralmente piegata in due. Le chiesi di chiamare il 118 perché compresi che la situazione era grave. Mentre lei chiamava l’ambulanza, io chiamai mia madre e le descrissi i sintomi……dolore lancinante nel basso ventre che diramava nella schiena. Lei mi disse: “dammi 10 minuti e ti richiamo!”. Utilizzò lo strumento diagnostico di mio nonno. Nel frattempo arrivò il medico del 118, che ricordo fosse davvero bellissimo, iniziò a visitarmi, e visto che il dolore si diramava dietro, ipotizzò una colica renale, e fui portata in ospedale. Mamma mi richiamò mentre ero in ambulanza e mi disse: “hai un infezione all’utero ed il corpo luteo destro non si chiude, quindi hai sangue nel dotto di Douglas…ti mando anestetico ora in modo che ti rilassi”. Al mio arrivo in ospedale, dopo un viaggio di circa 15 minuti, il dolore scomparve completamente, mi posizionarono su una barella in pronto soccorso, e nel frattempo mi raggiunse un’amica che si occupava di forniture ospedaliere. Le raccontai tutto, perché era al corrente delle scoperte di mio nonno, avendo frequentato la nostra famiglia per diversi anni, quindi non era sorpresa. Nel frattempo erano trascorsi circa 45 minuti dal mio arrivo in ospedale, e nessuno mi considerava più perché non provavo più dolore…quindi chiamai mia madre, e le chiesi di togliere l’anestetico.…cosa che fece immediatamente e nell’arco di 1 minuto iniziai ad urlare dal dolore. Mi visitarono e la diagnosi di mia madre da Oxford si rivelò precisissima! Subii un intervento di 8 ore per un PID, con riversamento di sangue dal corpo luteo destro nel dotto di Douglas. Tutto questo causato dalla spirale, perché essendo un essere molto sensibile, il mio corpo non lo tollerò più di 9 mesi!!!
Ho raccontato questo aneddoto, per mostrare che tutto quello che vi ho raccontato viaggia tramite etere……la telefonata, l’invio dell’anestetico usandomi come antenna per arrivare alla fonte, la diagnosi di mia madre con lo strumento, e la correttezza della diagnosi…merito suo perché era davvero molto brava!
Oggi sempre più frequentemente si parla del fatto che la mente crea, che i pensieri sono un’entità ‘fisica’ ed influenzano la realtà circostante. Coloro che sono consapevoli dell’esistenza di una realtà fisica, ma anche di una realtà spirituale, hanno la possibilità di collegarsi a quell’energia universale che tutto permea e che è in grado di “materializzare” ciò che desideriamo nella vita.
Per quanto riguarda l’acqua, il mio elemento, essendo nata il 9 luglio e quindi del segno zodiacale Cancro, al di fuori del suo utilizzo essenziale nel quotidiano (ci si rende conto di quanto siamo dipendenti da essa quando manca! Abitando in Sardegna posso dire che manca spesso…) anch’essa ha delle proprietà come veicolante d’informazione.
Sempre tornando a mio nonno, lui fece degli studi con l’acqua mandando a livello radionico immagini e suoni all’acqua, e la fotografia che usciva era affascinante. Questo segue il filone di Masaru Emoto che ha pubblicato diversi libri tra cui “The Hidden Messages in Water” (I messaggi nascosti nell’acqua), in cui afferma che l’acqua può essere influenzata da diverse energie e pensieri umani. La sua teoria suggerisce che l’acqua può “memorizzare” informazioni e queste informazioni possono influenzare le sue proprietà fisiche e la sua struttura molecolare. Per supportare le sue affermazioni, Emoto ha condotto una serie di esperimenti in cui ha esposto campioni di acqua a influenze esterne come musica, parole scritte e preghiere. Successivamente ha congelato l’acqua e ha osservato i cristalli di ghiaccio formati. Secondo al sua teoria, l’acqua influenzata positivamente, avrebbe prodotto cristalli di ghiaccio belli e simmetrici, mentre l’acqua influenzata negativamente, avrebbe formato cristalli disorganizzati.
Entrambi, Delawarr ed Emoto, hanno ottenuto immagini consone alle loro teorie, il che fa pensare quanto siano potenti il suono ed il pensiero, per imprimere immagini su una sostanza tangibile come l’acqua, quindi figuriamoci cosa potremmo fare con il nostro cervello se fossimo capaci ad utilizzarne il potenziale!
Siamo incapaci perché ignoriamo completamente che esistono modalità da apprendere per far sì che nulla ci possa toccare al di fuori della nostra volontà, ma questo implica in primis che si debbano dissolvere sentimenti auto sabotanti come la paura.
Io seguo da anni una Maestra, che con il suo metodo EL Everything Light, mi ha portato a comprendere, anche attraverso la sola osservazione della realtà che mi circonda, che il cervello pensa in immagini e suoni……l’Universo ci manda costantemente segnali di avviso, bisogna imparare a leggerli.
A tutt’oggi non abbiamo ancora scoperto tutte le potenzialità degli elementi acqua ed etere, ma sono convinta che nei prossimi anni, con il risveglio coscienziale in atto, “ritorneremo” ad accedere ad informazioni e tecnologie antiche, che ci daranno l’opportunità di migliorare la nostra vita a 360°. Vivere con la pace nel cuore e nel mondo! e chissà…forse mio nonno aveva ragione……allungare la vita a dismisura come nella Bibbia, Matusalemme si dice visse 969 anni…pensate a tutte le cose meravigliose che si possono fare ed imparare in questo tempo.