10/10/2024

La Via della Rosa

Si parla continuamente dei diritti e delle regole della Verità, del Bene, della Libertà, della Bellezza e persino dell’Amore, ma questi valori sono senza regole e non hanno che un solo diritto: quello di offrirsi incondizionatamente a quanti sanno aprirsi sinceramente alla Realtà dell’Essere.

I più combattono, soffrono, sono confusi, avviliti, scoraggiati, scettici, solo perché non s’accorgono dell’aiuto che ininterrotto discende dal Cielo. Tuttavia, in contatto con la propria Verità interiore, se il pensiero è motivato e l’aspirazione è sincera, è possibile discriminare fra l’essere e l’apparire, allora le limitazioni e le impossibilità si mostrano per ciò che sono, inconsistenti illusioni dettate dall’ignoranza.

La Via della Rosa è una crisi interiore necessaria che rieduca all’Unità. É il risveglio della Volontà al Servizio del Divino. É la presa di Cosxienza[1] che offre soluzione all’ignoranza. É Conoscenza per identità, la Gnosi che illumina la visione del Filosofo consacratosi al Divino, finalmente libero di essere ciò che è.

Lo scopo principale di questa Via è di attivare un livello superiore di cosxienza, una vera e propria conversione interiore che ogni uomo e donna potenzialmente può realizzare liberandosi dalle identificazioni e dai legami strutturati della personalità di superficie.

Per risvegliarsi alla Realtà non basta osservare, comprendere e sperimentare, ma è necessario praticare ciò che si conosce. Conosci te stesso è semplicemente l’intima Verità dimorante nell’uomo che “ama” dell’Amore Divino, e il Ricordo di sé è la realizzazione di questo Amore impersonale.

Il bisogno di un amore umano, nella misura in cui non è sottomesso all’istinto di procreazione della Natura o al solo desiderio di piacere personale, è in realtà la necessità di conoscere per unirsi e gioire del Divino; è l’intimo bisogno di fondersi in Lui. L’amore umanamente inteso, o l’idea fallace che si ha di questo amore, non è mai una necessità dell’Essenza, bensì una concessione momentanea fatta all’ego che nel gioco della Vita, perso nella sua stessa immagine proiettata nel mondo, cerca all’esterno ciò che già possiede dentro sé.

Illuminati dalla Vita Divina è possibile consacrarsi e riunirsi al Fuoco dell’Amore Divino. Questo Fuoco è Pensiero vivente e Volontà in atto, ed è l’unico vero Potere capace di ridestare l’uomo dal sonno della Cosxienza riconnettendolo alla vera Realtà dell’Essere.

Tu che Sei, non permettere al mondo dei fantasmi e delle apparenze di soffocare la tua scintilla Divina, poiché chi la lascia spegnere non ha più “oro per fare oro“, mentre invece colui che riesce a proteggerla e alimentarla, non può non divampare fino ad incenerire il “Velo di Iside“.

La Via dell’Essere è per coloro che volano sulle ali della Verità, lieti nel cuore e candidi nell’animo. Costoro, sommi, muovono in commensura con l’Eterno Signore delle Opere, poiché invero, chi sceglie l’Amore è stato scelto dall’Amore.

 Hermes

 

[1] La parola Coscienza è scritta intenzionalmente con la lettera x, a costituire una sorta di “pietra d’inciampo” al fine di ricordare il valore di tale termine che definisce il rapporto fra Spirito e Sostanza e che è spesso usato in modo improprio o superficiale.