Wu Xing (dal cinese: 五行; pinyin: wǔxíng) solitamente tradotto come Cinque Fasi o Cinque Agenti, è uno schema concettuale quintuplice utilizzato in molti campi di studio tradizionali cinesi per spiegare un’ampia gamma di fenomeni, inclusi i cicli cosmici, le interazioni tra gli organi  interni, la successione dei regimi politici e le proprietà dei medicinali erboristici.

Gli agenti sono Fuoco, Acqua, Legno, Metallo e Terra. Il sistema Wu  Xing è in uso da quando fu formulato nel II o I secolo a.C. durante la dinastia Han. Appare in molti campi apparentemente disparati del primo pensiero cinese, tra cui la musica, il feng shui, l’alchimia, l’astrologia, le arti marziali, la strategia militare, la divinazione dell’I Ching e la medicina tradizionale, fungendo da metafisica basata sull’analogia cosmica.

Etimologia

Wu Xing originariamente si riferiva ai cinque pianeti principali (Giove, Saturno, Mercurio, Marte, Venere), concepiti come creatori di cinque forze della vita terrena. Questo è il motivo per cui la parola è composta da caratteri cinesi che significano “cinque” (五; wǔ) e “muoversi” (行; xíng).

“Muoversi” è una scorciatoia per “pianeti”, poiché la parola per pianeti in cinese si traduce letteralmente  come “stelle in movimento” (行星; xíngxīng).  Alcuni dei testi sulla seta di Mawangdui (prima del 168 a.C.) collegano anche il Wu Xing al wude (五德; wǔdé), alle Cinque Virtù e alle Cinque Emozioni. Gli studiosi ritengono che vari predecessori del concetto di Wu xing siano stati fusi in un unico sistema con molte interpretazioni durante la dinastia Han.

Tavoletta nel Tempio del Paradiso di Beijing, scritta in cinese e manciù, dedicata agli dei dei Cinque Movimenti. La parola manciù usiha, che significa stella, spiega che questa tavoletta è dedicata ai cinque pianeti: Giove, Marte, Saturno, Venere e Merc

Wu Xing fu tradotto per la prima volta come “i cinque elementi”, tracciando deliberati parallelismi con l’idea occidentale dei quattro elementi. Questa traduzione è ancora di uso comune tra i praticanti della medicina tradizionale cinese, come nel nome dell’agopuntura dei cinque elementi. Tuttavia, questa analogia è fuorviante. I quattro elementi riguardano forma, sostanza e quantità, mentre il Wu Xing “riguarda principalmente processo, cambiamento e qualità”.

Ad esempio, l’elemento Wux “Legno” è più accuratamente pensato come l’essenza vitale” degli alberi piuttosto che come la sostanza fisica legno. Ciò portò il sinologo Nathan Sivin a proporre la traduzione alternativa “cinque fasi” nel 1987. Ma anche la “fase” non riesce a cogliere il pieno significato di wuxing. In alcuni contesti i Wu Xing sono infatti associati a sostanze fisiche. Lo storico della medicina cinese Manfred Porkert ha proposto il termine (un po’ scomodo) “Fase Evolutiva”. Forse la traduzione più accettata dagli studiosi moderni è “i cinque agenti”, proposta da Marc Kalinowski.

Gli elementi

I cinque elementi sono:

Legno (cinese 木, pinyin: mù)
Terra (cinese 土, pinyin: tǔ)
Acqua (cinese 水, pinyin: shuǐ)
Fuoco (cinese 火, Pinyin: huǒ)
Metallo (cinese 金, pinyin: jīn)

Il Fuoco (rosso) in alto, il Metallo (bianco) a destra, l’Acqua (nero) in basso, il Legno (verde) a sinistra, e la Terra (giallo) al centro

“L’acqua consiste nel bagnare e nello scorrere in basso; il fuoco consiste nel bruciare e nell’andare in alto; il legno consiste nell’essere curvo o diritto; il metallo consiste nel piegarsi e nel modificarsi; la terra consiste nel provvedere alla semina e al raccolto. Ciò che bagna e scorre in basso produce il salato, ciò che brucia e va in alto produce l’amaro; ciò che è curvo o diritto produce l’acido; ciò che si piega e si modifica produce l’acre; ciò che provvede alla semina e al raccolto produce il dolce.” (Shu-ching, Il grande progetto)

I rapporti fra gli elementi

Le interazioni dei Wu Xing o cinque elementi: le frecce nere indicano il ciclo di generazione, quelle bianche di controllo o distruzione.

Vengono studiati i loro rapporti, connessioni in un circolo di interazioni reciproche.

La dottrina spiega che esistono due flussi, due cicli, quello della generazione madre-figlio (生, shēng) e quello del controllo-inibizione nonno-nipote (剋/克, kè).

Generazione

Il legno alimenta il fuoco.
Il fuoco provoca cenere, nutrendo la terra.
Dalla terra vengono estratti i materiali (metallo).
Il metallo trasporta l’acqua.
L’acqua nutre il legno.

Controllo

Il legno impoverisce la terra.
La terra assorbe l’acqua.
L’acqua spegne il fuoco.
Il fuoco fonde il metallo.
Il metallo spezza il legno

I due cicli sono strettamente connessi: l’acqua infatti spegne il fuoco, dalle cui ceneri si forma la terra; la terra assorbe l’acqua da cui nasce il legno degli alberi; il legno succhia ed impoverisce la terra, che scopre i metalli al suo interno; il metallo dell’ascia abbatte gli alberi, il cui legno diviene pronto per essere bruciato, dando vita al fuoco; il fuoco fonde il metallo, che liquefacendosi si trasforma in acqua, e i due cicli proseguono.

Le interazioni dei Wu Xing: le frecce nere indicano il ciclo di generazione, quelle bianche di controllo o distruzione

Cicli

Nella dottrina tradizionale, le cinque fasi sono collegate in due cicli di interazioni: un ciclo di generazione o creazione (生 shēng), noto anche come “madre-figlio”; e un ciclo di superamento o distruttivo (克 kè), noto anche come “nonno-nipote”. Ciascuno dei due cicli può essere analizzato in avanti o all’indietro. Esiste anche una versione “iperattiva” o eccessiva del ciclo distruttivo.

Processo di inter-promozione

Il ciclo di generazione (相生 xiāngshēng) è:

Il Legno alimenta il Fuoco
Il Fuoco produce la Terra (cenere, lava)
La Terra porta Metallo (i processi geologici producono minerali)
Il Metallo raccoglie l’Acqua (ad esempio il vapore acqueo si condensa sul metallo)
L’Acqua nutre il Legno (fiori acquatici, piante e altri cambiamenti nella foresta)

Processo di indebolimento

Il ciclo di generazione inversa (相洩/相泄 xiāngxiè) è:

Il Legno impoverisce l’Acqua
L’acqua arrugginisce il Metallo
Il Metallo impoverisce la Terra (erosione, estrazione distruttiva di minerali)
La Terra soffoca il Fuoco
Il fuoco brucia il Legno (incendi boschivi)

Processo di inter-regolamentazione

Il ciclo distruttivo (相克 xiāngkè) è:

Il Legno afferra (o stabilizza) la Terra (le radici degli alberi possono prevenire l’erosione del suolo)
La Terra contiene (o dirige) l’Acqua (dighe o rive di fiumi)
L’Acqua smorza (o regola) il Fuoco
Il Fuoco scioglie (o affina o modella) il Metallo Il Metallo taglia (o scolpisce) il Legno

Processo di esagerazione

Il ciclo distruttivo eccessivo (相乘 xiāngchéng) è:

Il Legno impoverisce la Terra (impoverimento dei nutrienti nel suolo, agricoltura eccessiva, coltivazione eccessiva)
La Terra ostacola l’Acqua (distruzione eccessiva)
L’acqua spegne il Fuoco
Il Fuoco scioglie il Metallo (influendo sulla sua integrità)
Il Metallo rende il Legno rigido che si spezza facilmente.

Processo di contrasto

Un ciclo distruttivo inverso o carente (相侮 xiāngwăo o 相耗 xiānghào) è:

Il Legno opacizza il Metallo
Il Metallo leva energia al Fuoco (conducendo via il calore)
Il Fuoco fa evaporare l’Acqua
L’acqua infanga (o destabilizza) la Terra
La Terra marcisce il Legno (il legno sepolto marcisce).

Le credenze indoeuropee sui tipi fondamentali della materia

La rappresentazione dell’universo di Leibnitz, che risulta dalla combinazione dei quattro elementi di Aristotele

Gli elementi classici si riferiscono tipicamente a terra, acqua, aria, fuoco e (successivamente) etere che furono proposti per spiegare la natura e la complessità di tutta la materia in termini di sostanze più semplici. Le culture antiche in Grecia, Tibet e India avevano elenchi simili che a volte si riferivano, nelle lingue locali, all’“aria” come “vento” e al quinto elemento come “vuoto”.

Il concetto di cinque elementi classici esiste anche nella tradizionale religione Meitei (Sanamahismo).

Queste diverse culture e persino i singoli filosofi avevano spiegazioni molto diverse riguardo ai loro attributi e al modo in cui si relazionavano ai fenomeni osservabili e alla cosmologia. A volte queste teorie si sovrapponevano alla mitologia e venivano personificate nelle divinità. Alcune di queste interpretazioni includevano l’atomismo (l’idea di porzioni di materia molto piccole e indivisibili), ma altre interpretazioni consideravano gli elementi divisibili in pezzi infinitamente piccoli senza cambiare la loro natura.

Mentre nell’antica India, nell’Egitto ellenistico e nell’antica Grecia la classificazione del mondo materiale in aria, terra, fuoco e acqua era più filosofica, durante il Medioevo gli scienziati medievali utilizzavano l’osservazione pratica e sperimentale per classificare i materiali. In Europa, l’antico concetto greco, ideato da Empedocle, si è evoluto nelle classificazioni sistematiche di Aristotele e Ippocrate. Questo si è evoluto leggermente nel sistema medievale, per poi diventare oggetto di verifica sperimentale nel 1600, all’inizio della Rivoluzione scientifica. La scienza moderna non supporta gli elementi classici per classificare i tipi di sostanze. La teoria atomica classifica gli atomi in più di cento elementi chimici come ossigeno, ferro e mercurio, che possono formare composti e miscele chimiche. Le categorie moderne che corrispondono grosso modo agli elementi classici sono gli stati della materia prodotti a temperature e pressioni diverse. Solido, liquido, gas e plasma condividono molti attributi con i corrispondenti elementi classici di terra, acqua, aria e fuoco, ma questi stati descrivono il comportamento simile di diversi tipi di atomi a livelli energetici simili, non il comportamento caratteristico di alcuni atomi o sostanze.

Filosofia ellenistica

L’antico concetto greco di quattro elementi fondamentali, ovvero terra (γῆ gê), acqua (ὕδωρ hýdōr), aria (ἀήρ aḗr) e fuoco (πῦρ pŷr), risale ai tempi presocratici e persistette per tutto il Medioevo e fino a la prima età moderna, influenzando profondamente il pensiero e la cultura europea.

Elementi presocratici

Acqua, aria o fuoco?

Gli elementi classici furono inizialmente proposti indipendentemente da diversi primi filosofi presocratici. I filosofi greci avevano dibattuto su quale sostanza fosse l’arche (“primo principio”), o l’elemento primordiale da cui era fatto tutto il resto. Talete (c. 626/623 – c.  548/545 a.C.) credeva che l’acqua fosse questo principio.  Anassimandro (c. 610 –  c.  546 a.C.) sosteneva che la sostanza primordiale non era nessuna delle sostanze conosciute, ma poteva essere trasformata in esse, e queste l’una nell’altra. Anassimene (c. 586 – c. 526 a.C.) prediligeva l’aria, mentre Eraclito (fl.  c.  500 a.C.) sosteneva il fuoco.

Fuoco, terra, aria e acqua

Il filosofo greco siciliano Empedocle (450 a.C. circa) fu il primo a proporre i quattro elementi classici come un insieme: fuoco, terra, aria e acqua. Le chiamò le quattro “radici” (ῥιζώµατα, rhizōmata).  Empedocle dimostrò anche (almeno con sua soddisfazione) che l’aria era una sostanza separata osservando che un secchio rovesciato nell’acqua non si riempiva d’acqua, poiché una sacca d’aria rimaneva intrappolata all’interno.

Gli umori (Ippocrate)

Secondo Galeno, questi elementi furono usati da Ippocrate (c. 460 – c. 370 a.C.) per descrivere il corpo umano con un’associazione con i quattro umori: bile gialla (fuoco), bile nera (terra), sangue (aria), e catarro (acqua). L’assistenza medica mirava principalmente ad aiutare il paziente a rimanere o a ritornare al proprio stato personale di equilibrio naturale.

Platone

Platone (428/423 – 348/347 a.C.) sembra essere stato il primo a usare il termine “elemento (στοιχεῖον, stoicheîon)” in riferimento all’aria, al fuoco, alla terra e all’acqua. L’antica parola greca per elemento, stoicheion (da stoicheo, “allineare”) significava “la più piccola divisione (di una meridiana), una sillaba”, poiché l’unità che compone un alfabeto poteva denotare una lettera e l’unità più piccola da cui si forma una parola.

Aristotele

In “Dei Cieli” (350 a.C.), Aristotele definisce “elemento” in generale: un elemento, secondo noi, è un corpo in cui possono essere analizzati altri corpi, presenti in essi potenzialmente o in atto (quale di questi è ancora discutibile), e non di per sé divisibile in corpi diversi nella forma. Questo, o qualcosa del genere, è ciò che tutti gli uomini in ogni caso intendono per elemento. — Aristotele, Dei Cieli, Libro III, Capitolo III

Nel suo “Sulla generazione e corruzione”, Aristotele mette in relazione ciascuno dei quattro elementi con due delle quattro qualità sensibili:

  • il fuoco è sia caldo che secco
  • l’aria è sia calda che umida (perché l’aria è come il vapore, ἀτµὶς)
  • l’acqua è sia fredda che bagnata.
  • la terra è sia fredda che secca.

Un diagramma classico ha un quadrato inscritto nell’altro, con gli angoli di uno che sono gli elementi classici e gli angoli dell’altro che sono le proprietà. L’angolo opposto è l’opposto di queste proprietà, “caldo-freddo” e “secco-umido”.

Etere

Aristotele aggiunse un quinto elemento, l’etere (αἰθήρ aither), come quintessenza, ragionando che mentre fuoco, terra, aria e acqua erano terreni e corruttibili, poiché nessun cambiamento era stato percepito nelle regioni celesti, le stelle non possono essere fatte di uno qualsiasi dei quattro elementi ma deve essere fatto di una sostanza celeste diversa, immutabile. In precedenza i presocratici come Empedocle e Anassagora credevano che l’etere, il nome applicato alla materia dei corpi celesti, fosse una forma di fuoco. Lo stesso Aristotele non usò il termine etere per il quinto elemento e criticò fortemente i presocratici per aver associato il termine al fuoco. Preferiva una serie di altri termini che indicavano il movimento eterno, sottolineando così la prova della sua scoperta di un nuovo elemento. Questi cinque elementi sono stati associati fin dal Timeo di Platone ai cinque solidi platonici.

Neoplatonismo

Il filosofo neoplatonico Proclo rifiutò la teoria di Aristotele che collegava gli elementi alle qualità sensibili caldo, freddo, umido e secco. Sosteneva che ciascuno degli elementi ha tre proprietà. Il fuoco è affilato, sottile e mobile mentre il suo opposto, la terra, è smussato, denso e immobile; ad essi sono uniti gli elementi intermedi, aria e acqua, nel modo seguente.

Ermetismo

Un testo scritto in Egitto in epoca ellenistica, o romana, chiamato Kore Kosmou (“Vergine del mondo”) attribuito a Ermete Trismegisto (associato al dio egizio Thoth), nomina i quattro elementi fuoco, acqua, aria e terra, come descritto in questo libro:

E Iside rispose: degli esseri viventi, figlio mio, alcuni sono diventati amici del fuoco, altri dell’acqua, altri dell’aria, altri della terra, altri di due o tre di questi, altri di tutti. E, al contrario, ancora alcuni sono resi nemici del fuoco, e alcuni dell’acqua, alcuni della terra, e alcuni dell’aria, e alcuni di due di loro, e alcuni di tre, e alcuni di tutti. Per esempio, figliolo, le locuste e tutte le mosche fuggono dal fuoco; l’aquila, il falco e tutti gli uccelli che volano in alto fuggono l’acqua; pesce, aria e terra; il serpente evita l’aria aperta. Mentre i serpenti e tutti i rettili amano la terra; tutte le cose che nuotano amano l’acqua; cose alate, l’aria, di cui sono cittadini; mentre quelli che volano ancora più in alto amano il fuoco e hanno l’habitat vicino ad esso. Non che anche alcuni animali non amino il fuoco; per esempio le salamandre, perché lì hanno anche la loro casa. È perché l’uno o l’altro degli elementi forma l’involucro esterno dei loro corpi. Ciascuna anima, quindi, mentre è nel suo corpo è appesantita e costretta da questi quattro”.

Antica filosofia indiana

Induismo

Il sistema dei cinque elementi si trova nei Veda, in particolare nell’Ayurveda, i pancha mahabhuta, o “cinque grandi elementi”, dell’Induismo sono:

bhūmi o pṛthvī (terra),
āpas o jala (acqua),
agní o tejas (fuoco),
vāyu, vyāna o vāta (aria o vento)
ākāśa, vyom o śūnya (spazio o zero) o (etere o vuoto).

Suggeriscono inoltre che tutta la creazione, compreso il corpo umano, è composta da questi cinque elementi essenziali e che alla morte il corpo umano si dissolve in questi cinque elementi della natura, bilanciando così il ciclo della natura.

I cinque elementi sono associati ai cinque sensi e fungono da mezzo grossolano per l’esperienza delle sensazioni. L’elemento più vile, la terra, creato utilizzando tutti gli altri elementi, può essere percepito da tutti e cinque i sensi: (i) udito, (ii) tatto, (iii) vista, (iv) gusto e (v) olfatto. L’elemento immediatamente superiore, l’acqua, non ha odore ma può essere udito, percepito, visto e gustato. Poi viene il fuoco, che può essere ascoltato, percepito e visto. L’aria può essere ascoltata e percepita. “Akasha” (etere) è oltre i sensi dell’olfatto, del gusto, della vista e del tatto; essendo accessibile solo al senso dell’udito.

Buddismo

Il Buddismo ha avuto una varietà di pensieri sui cinque elementi e sulla loro esistenza e rilevanza, alcuni dei quali continuano ancora oggi.

Nella letteratura Pali, i mahabhuta (“grandi elementi”) o catudhatu (“quattro elementi”) sono terra, acqua, fuoco e aria. Nel Buddismo primitivo, i quattro elementi costituivano la base per comprendere la sofferenza e per liberarsi dalla sofferenza. I primi testi buddisti spiegano che i quattro elementi materiali primari sono solidità, fluidità, temperatura e mobilità, caratterizzati rispettivamente come terra, acqua, fuoco e aria.

L’insegnamento del Buddha riguardo ai quattro elementi deve essere inteso come la base di ogni osservazione delle sensazioni reali piuttosto che come una filosofia. Le quattro proprietà sono coesione (acqua), solidità o inerzia (terra), espansione o vibrazione (aria) e calore o contenuto energetico (fuoco). Ha promulgato una categorizzazione di mente e materia come composta da otto tipi di “kalapa” di cui i quattro elementi sono primari e un gruppo secondario di quattro sono colore, odore, gusto e nutrimento che derivano dai quattro primari.

Thanissaro Bhikkhu (1997) traduce un estratto del Buddha Shakyamuni dal pali così:

Proprio come un abile macellaio o il suo apprendista, dopo aver ucciso una mucca, si sedevano a un incrocio facendola a pezzi, il monaco contempla proprio questo corpocomunque sia, comunque sia disposto in termini di proprietà: ‘In questo corpo c’è la proprietà della terra, la proprietà del liquido, la proprietà del fuoco e la proprietà del vento.

La letteratura medica buddista tibetana parla dei pañca mahābhūta (cinque elementi) o “proprietà elementali”: terra, acqua, fuoco, vento e spazio.[32] Il concetto è stato ampiamente utilizzato nella medicina tradizionale tibetana.Anche la teologia buddista tibetana, le tradizioni del tantra e i “testi astrologici” parlavano di loro che costituivano “l’ambiente, i corpi [umani]” e, al livello più piccolo o “sottile” dell’esistenza, parti del pensiero e della mente. Anche al livello più sottile dell’esistenza, gli elementi esistono come “nature pure rappresentate dai cinque buddha femminili”, Ākāśadhātviśvarī, Buddhalocanā, Mamakī, Pāṇḍarāvasinī e Samayatārā, e queste pure nature “si manifestano come le proprietà fisiche della terra (solidità), acqua (fluidità), fuoco (calore e luce), vento (movimento ed energia) e” la distesa dello spazio. Queste nature esistono come tutte le “qualità” che sono nel mondo fisico e in esso prendono forma.

Storia postclassica

Alchimia

Il sistema elementale utilizzato nell’alchimia medievale fu sviluppato principalmente dagli autori anonimi delle opere arabe attribuite allo Pseudo Apollonio di Tiana. Questo sistema era costituito dai quattro elementi classici aria, terra, fuoco e acqua, oltre ad una nuova teoria chiamata teoria dei metalli zolfo-mercurio, che si basava su due elementi: lo zolfo, che caratterizza il principio della combustibilità, “il pietra che brucia”; e mercurio, che caratterizza il principio delle proprietà metalliche. Erano visti dai primi alchimisti come espressioni
idealizzate di componenti irriducibili dell’universo e sono di maggiore considerazione all’interno dell’alchimia filosofica.

Emblema alchemico del XVII secolo che mostra il quattro elementi classici negli angoli dell’immagine, accanto alla triade primaria sul triangolo centrale

I tre principi metallici – zolfo per l’infiammabilità o combustione, mercurio per la volatilità e stabilità, e sale per la solidità – divennero la triade prima dell’alchimista svizzero Paracelso. Secondo lui la teoria dei quattro elementi di Aristotele appariva nei corpi come tre principi. Paracelso riteneva fondamentali questi principi e li giustificava ricorrendo alla descrizione di come la legna brucia nel fuoco. Il mercurio racchiudeva in sé il principio di coesione, per cui quando lasciava il fumo il legno si sfaldava. Il fumo descriveva la volatilità (il principio mercuriale), le fiamme che danno calore descrivevano l’infiammabilità (zolfo) e la cenere residua descriveva la solidità (sale).

Africa centrale

Nella religione tradizionale Bakongo, i quattro elementi sono incorporati nel cosmogramma Kongo. Questo simbolo sacro raffigura il mondo fisico (Nseke), il mondo spirituale degli antenati (Mpémba), la linea Kalûnga che corre tra i due mondi, il fiume sacro (mbûngi) che nasce come vuoto circolare e forma un cerchio attorno ai due mondi e il percorso del sole. Ogni elemento è correlato a un periodo del ciclo di vita, che i Bakongo identificano anche con le quattro direzioni cardinali e le stagioni. Secondo la loro cosmologia, tutti gli esseri viventi attraversano questo ciclo.

L’acqua (Sud) rappresenta i musoni, il periodo del concepimento che avviene durante la primavera.
Il fuoco (Est) rappresenta kala, il periodo di nascita che avviene durante l’estate.
L’Aria (Nord) rappresenta tukula, il periodo di maturità che avviene in autunno.
La Terra (Ovest) rappresenta luvemba, il periodo della morte che avviene durante l’inverno.
L’etere rappresenta mbûngi, il vuoto circolare che ha generato l’universo.

Giappone

Le tradizioni giapponesi utilizzano un insieme di elementi chiamati 五大 (godai, letteralmente “cinque grandi”). Questi cinque sono terra, acqua, fuoco, vento/aria e vuoto. Questi provenivano dalla filosofia indiana Vastu Shastra e dalle credenze buddiste; inoltre, gli elementi classici cinesi (五行, wu xing) sono importanti anche nella cultura giapponese, specialmente per gli influenti neo-confuciani durante il periodo Edo medievale.

La Terra rappresentava le rocce e la stabilità.
L’Acqua rappresentava la fluidità e l’adattabilità.
Il Fuoco rappresentava la vita e l’energia.
Il Vento rappresentava il movimento e l’espansione.
Il Vuoto o il Cielo/Paradiso rappresentavano lo spirito e l’energia creativa.

Filosofia aristotelica medievale

I filosofi islamici al-Kindi, Avicenna e Fakhr al-Din al-Razi seguirono Aristotele nel collegare i quattro elementi con le quattro nature caldo e freddo (la forza attiva), e secchezza e umidità (i recipienti).

Tradizione dei nativi americani

La ruota della medicina è un simbolo sacro in molte culture indigene americane che indica il confine della Terra e tutta la conoscenza dell’universo. Raffigura le quattro direzioni cardinali, il percorso del sole, le quattro stagioni e le quattro medicine sacre. Ogni elemento è anche rappresentato da un colore che indica quattro razze umane.

La Terra (Sud) rappresenta il ciclo della giovinezza, l’estate, la razza indigena e la medicina del cedro.
Il Fuoco (Est) rappresenta il ciclo della nascita, la primavera, la razza asiatica e la medicina del tabacco.
Il Vento/Aria (Nord) rappresenta il ciclo dell’anziano, l’inverno, la razza europea e la medicina dell’erba dolce.
L’Acqua (ovest) rappresenta il ciclo dell’età adulta, l’autunno, la razza africana e la salvia medicina.
Il simbolo della ruota della medicina è un’invenzione moderna risalente al 1972 circa, con queste descrizioni e associazioni aggiunte successivamente.

Le associazioni con gli elementi classici non sono radicate negli insegnamenti tradizionali indigeni e il simbolo non è stato adottato da tutte le nazioni indigene americane.

Storia moderna

Elemento chimico

La tradizione aristotelica e l’alchimia medievale diedero infine origine alla chimica moderna, a teorie scientifiche e a nuove tassonomie. Al tempo di Antoine Lavoisier, ad esempio, un elenco di elementi non si riferiva più a elementi classici. Alcuni scienziati moderni vedono un parallelo tra gli elementi classici e i quattro stati della materia: solido, liquido, gas e plasma debolmente ionizzato.

Artus Wolffort, I Quattro Elementi (1641)

La scienza moderna riconosce classi di particelle elementari prive di sottostruttura (o meglio, particelle che non sono costituite da altre particelle) e particelle composite con sottostruttura (particelle costituite da altre particelle).

Astrologia occidentale

L’astrologia occidentale utilizza i quattro elementi classici in relazione alle carte astrologiche e agli oroscopi. I dodici segni dello zodiaco sono divisi nei quattro elementi: i segni di fuoco sono Ariete, Leone e Sagittario, i segni di terra sono Toro, Vergine e Capricorno, i segni d’aria sono Gemelli, Bilancia e Acquario e i segni d’acqua sono Cancro, Scorpione e Pesci.

Lo “Shan Shou Da Chuan” (dinastia Han Occ. 206 a.C. – 24 d.C.) dice: “…L’Acqua e il Fuoco forniscono il cibo, il Legno e il Metallo garantiscono la prosperità e la Terra ci dà le provviste…”

Per lo “Shang Shou” (dinastia Zhou Occ. 1000 a.C.) i 5 elementi sono: Acqua, Fuoco, Legno, Metallo e Terra.

“l’Acqua scorre verso il basso, umidificando
il Fuoco divampa verso l’alto
il Legno può essere piegato e raddrizzato
il Metallo può essere modellato e temprato
la Terra permette la semina, la crescita e il raccolto”

e continua:

“…ciò che bagna e discende (Acqua) è salato, ciò che divampa verso l’alto (Fuoco) è amaro, ciò che può essere piegato e raddrizzato (Legno) è acido, ciò che può essere modellato e temprato (Metallo) è piccante, ciò che permette la semina e la crescita (Terra) è dolce…

I quattro elementi: le condizioni per una esistenza.

I quattro elementi più uno: la vita appare, il centro rende possibile la vita, è il luogo da cui tutto emana e su cui tutto converge.

Nel microcosmo Uomo:

sorgente di Vita (luce diretta) è il Cuore
sorgente di Vita (luce riflessa) è il Cervello
sede della Vita (vita metafisica) è la regione detta plesso solare
sede della Vita (vita fisica) è l’ombelico

Il Cuore è quindi il Centro dell’Uomo, emanazione del principio di vita, nucleo di immortalità in noi.

È collegato con tutti i centri di tutti gli esseri dell’Universo.

L’uomo

Il risultato della interazione tra le influenze del cielo (rotondo) sulla terra (quadrata)

 

Movimento Legno Fuoco Terra Metallo Acqua
Pianeta Giove Marte Saturno Venere Mercurio
Qualità mentale idealismo spontaneità curiosità passione intensità gradevolezza onestà intuizione razionalità genialità erudizione intraprendenza acutezza
Emozione rabbia gentilezza odio decisività ansia gioia dolore coraggio paura
passione
Virtu’ benevolenza correttezza fedeltà giustizia saggezza
Zan organi yin fegato cuore pericardio milza
pancreas
polmone rene
Fu organi yang cistifellea intestino tenue stomaco intestino crasso vescica urinaria
Organi di senso occhi lingua bocca naso orecchie
Parti del corpo tendini polso muscoli pelle ossa
Fluidi del corpo lacrime sudore saliva muco urina
Dita indice medio pollice anulare mignolo
Senso vista gusto tocco odorato udito
Gusto Acido amaro dolce pungente salato
Odore rancido bruciato fragrante marcio putrido
Ciclo di vita prima infanzia pubertà adolescenza età adulta vecchiaia concepimento
Copertura squamosa piumata nudità pelosa con guscio
Ora del giorno 3-9 9-15 cambio 15-21 21-3
Periodo dell’anno equinozio di primavera solstizio d’estate fine estate equinozio d’autunno solstizio di inverno
360 gradi 45-135 135-225 cambio 225-315 315-45

 

…dei Cinque Elementi, nessuno è predominante.
Delle quattro stagioni, nessuna dura eternamente.
I giorni a volte sono lunghi, a volte brevi.
La luna cala e cresce…
Sun Tzu. L’arte della guerra

Web surfing a cura di Lorena Monguzzi

Fonti:

  • Wiki Engiish
  • Wu Xing – The Internet Encyclopedia of Philosophy
  • Fjve Elements Theory, Chinese Herbs Info
  • Wikimedia Commons, Classical Elements
  • www.healthline.com
  • www.demetra.com